«Dalle macerie del nostro cuore Dio può costruire un’opera d’arte»

Il messaggio pasquale del successore di Pietro

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Papa Francesco Veglia pasquale 2021 «Dalle macerie del nostro cuore Dio può costruire un’opera d’arte», ha sottolineato Papa Francesco in occasione della veglia pasquale.

Durante la veglia pasquale, nella basilica di San Pietro, il Papa ha riassunto in poche parole il suo messaggio collegato all’annuncio della Risurrezione: «È possibile ricominciare sempre, perché sempre c’è una vita nuova che Dio è capace di far ripartire in noi al di là di tutti i nostri fallimenti». Il successore di Pietro ha aggiunto che «anche dalle macerie del nostro cuore – ognuno di noi sa, conosce le macerie del proprio cuore – anche dalle macerie del nostro cuore Dio può costruire un’opera d’arte, anche dai frammenti rovinosi della nostra umanità Dio prepara una storia nuova».

Il Santo Padre ha inoltre sottolineato il fatto che Dio ci precede sempre «nella croce della sofferenza, della desolazione e della morte, così come nella gloria di una vita che risorge, di una storia che cambia, di una speranza che rinasce. E in questi mesi bui di pandemia, sentiamo il Signore risorto che ci invita a ricominciare, a non perdere mai la speranza», ha precisato. Il giorno dopo, in occasione del messaggio Urbi et Orbi della domenica di Pasqua, Francesco non ha mancato di parlare della Terra Santa, che ci sta molto a cuore. «La Risurrezione ci porta naturalmente a Gerusalemme», ha detto, sottolineando che «per essa, imploriamo dal Signore pace e sicurezza (cfr. Sal 122), perché risponda alla chiamata ad essere luogo di incontro dove tutti possano sentirsi fratelli, e dove Israeliani e Palestinesi ritrovino la forza del dialogo per raggiungere una soluzione stabile, che veda due Stati vivere fianco a fianco in pace e prosperità».

La domenica seguente, giorno della Divina Misericordia, il Papa ha celebrato la messa vicino al Palazzo della Rovere, nella chiesa di Santo Spirito in Sassia, rinnovando l’invito lanciato fin dall’inizio del suo pontificato: adorare le cinque piaghe di Cristo, fonti di amore sovrannaturale. «Adorando, baciando le sue piaghe scopriamo che ogni nostra debolezza è accolta nella sua tenerezza (…) Le sue piaghe luminose squarciano il buio che noi ci portiamo dentro (…) Solo se accogliamo l’amore di Dio potremo dare qualcosa di nuovo al mondo».


Alla luce dell’insegnamento pontificio, in questo tempo pasquale possiamo continuare ad intrattenere una relazione viva con il Signore Risorto affinché, trasformati dal suo Amore, consideriamo gli altri come fratelli e sorelle.

 

(aprile 2021)